Non perdetevi questa mostra su Donatello, curata dal prof. Caglioti, ed  aperta fino al 31 luglio al Palazzo Strozzi; si articola su 11 sale in cui sono esposte circa 130 opere provenienti anche da musei stranieri e delinea bene il talento di questo grande artista che ha rivoluzionato la scultura italiana trasformandola in forme rinascimentali. Donatello nasce nel 1386 a Firenze da un cardatore di lana, in una famiglia povera, ed anche quando raggiungerà la notorietà come scultore resterà un uomo semplice. Frequenta la bottega del Ghiberti e una delle sue prime opere è il David in marmo che vedete nella foto. Al fianco del David marmoreo ci sono due Crocifissi, quello a sinistra è di Donatello, quello a destra del suo amico Brunelleschi.

Vasari narra che una sera del  1415 Donatello va a casa del Brunelleschi e insiste per fargli vedere il Crocifisso ligneo da lui realizzato, appena lo mostra all’amico, quest’ultimo rimane un po’ stupito dell’opera, la trova troppo cruda e afferma che Donatello ha messo “un contadino in croce”, Donato, risentito, risponde: “vediamo cosa sei capace di fare te”, e dopo qualche anno il Brunelleschi gli mostra il suo Crocifisso ligneo, sicuramente più armonico nelle proporzioni ed elegante. Donatello rimane colpito dall’opera e ammette “A te è concesso fare i Cristi ed a me i contadini”. In realtà il Crocifisso di Donatello di Santa  Croce col suo forte naturalismo, e con l’espressione del volto così drammatica e vera è un capolavoro. In mostra potrete ammirare molte altre sculture di Donatello: il  meraviglioso San Giovanni Battista adolescente, l ‘Atys, il banchetto di Erode col suo “stiacciato”, ed in tutte le opere noterete non solo lo studio della figura umana nello spazio, ma anche quello dello spirito umano, la psicologia dei personaggi che sapeva rendere così bene.

Il percorso espositivo comprende anche opere di Masaccio, Brunelleschi, Lippi,