L’Inghilterra non c’entra un bel niente con questo dolce italianissimo, la cui origine sembra proprio fiorentina. Nell’ottocento la governante fiorentina di una ricca famiglia inglese residente sulle colline di Fiesole, vicino a Firenze, preparò questa “zuppa”, diventata poi famosissima.

Abituata a non buttar via nulla di quanto avanzava in tavola, la governante raccolse i biscotti avanzati il giorno prima. Essendo diventati secchi li ammorbidì con dell’alchermes (un liquore inventato dai frati domenicani della farmacia di Santa Maria Novella a Firenze, a base di alcool, zucchero, cannella, chiodi di garofano, acqua di rose, lamponi e cocciniglia), poi aggiunse crema e cacao.

La ricetta infatti oggi prevede: biscotti savoiardi imbevuti di alchermes, uno strato coperto di crema pasticcera ed uno di crema di cacao.

La zuppa inglese era un dolce molto in voga nell’ottocento nei caffè fiorentini, ed ancora oggi è molto apprezzata.

La mia città è ricca di piatti buonissimi, come la ribollita, la pappa col pomodoro e tanti altri.

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